Dai un'occhiata con noi a "Parquet". La collana svizzera di fama mondiale di libri d'arte è stata pubblicata tra il 1984 e il 2017. La Biblioteca nazionale ha digitalizzato tutte le edizioni e le ha messe online su e-periodica.ch. Esplora con noi il mondo dell'arte contemporanea.
La prima edizione di Parkett appare nell’aprile del 1984. Rapidamente la collana diventa una delle voci più autorevoli nel panorama dell’arte contemporanea. Parkett offre una piattaforma agli artisti di spicco di ieri e di oggi. Meret Oppenheim, Andy Warhol, Louise Bourgeois, Ai Weiwei, Jeff Koons, Pipilotti Rist: tutti collaborano con la rivista creando una collezione unica di arte e critica. Il libro e l’insieme delle Edizioni di Parkett portano arte d’importanza mondiale nel salotto dei lettori e delle lettrici.
L’ultima edizione, la 101, è del dicembre del 2017. Per la prima volta la Biblioteca nazionale svizzera presenta la collana come un’opera completa e conclusa, ripercorrendo gli ultimi 34 anni dell’arte contemporanea. La storia di Parkett ci parla del dialogo globale, della trasformazione digitale e di arte (del libro e nel libro) associando la lettura su carta alla ricerca nella biblioteca digitale.
Lasciatevi ispirare dalla selezione dei singoli contributi qui presentati e scoprite il completo tesoro artistico del parquet su e-periodica.ch.
Il segreto di Parkett sta nella traduzione. Sin dall’inizio la collana è pubblicata in tedesco e inglese, aprendo all’Europa la porta dell’arte nordamericana e viceversa. Gli anni Ottanta sono avidi di scambi transatlantici e Parkett fornisce informazioni di prim’ordine, contribuendo ad accrescere l’interesse reciproco.
Si impone come punto d’incontro dell’arte contemporanea globalizzata. Il suo fiuto per la fama internazionale rende la collana un trampolino per le stelle nascenti, di cui beneficia anche l’arte svizzera. Nel 1990, quando assurge a marchio mondiale, Parkett entra a far parte delle «Meraviglie svizzere». Offre a Peter Fischli/David Weiss, Pipilotti Rist o Thomas Hirschhorn un palcoscenico di portata letteralmente mondiale.
Parkett non è imparziale: dà voce a coloro che convincono chi cura l’edizione offrendo un punto d’incontro che li mette in contatto con autori, autrici, curatori e curatrici. In cambio, artiste e artisti concepiscono Edizioni per la rivista, vere e proprie opere d’arte pensate in esclusiva per la casa editrice, aiutandola così a finanziarsi. Ciò permette inoltre a lettori e lettrici di accedere in modo tangibile, comodamente da casa, all’arte contemporanea quotata.
L’arte si trova anche negli inserti. In ogni libro, una dozzina di pagine è a disposizione di un artista. Parkett è sinonimo di collaborazione, da cui traggono vantaggio tutti: Parkett fa le star, e le star fanno Parkett.
Parkett porta i musei in casa. I volumi diventano vere e proprie mostre in formato A4 ridotto, con grafiche di alta qualità, numerose illustrazioni e testi di approfondimento. Le copertine e i dorsi disegnati a regola d’arte conferiscono a pieno titolo a Parkett un posto sugli scaffali. La piccola biblioteca sull’arte contemporanea trasforma gli appartamenti in luoghi espositivi.
Lo stesso accade con le singole Edizioni, che portano l’arte nei salotti. Inserite nel libro, allegate a esso o anche a sé stanti fanno entrare nelle mura di casa propria il mondo sconfinato dell’arte contemporanea.
Parkett ha osato ridurre l'arte che lavora anche in uno spazio tridimensionale e quadridimensionale ad una piattaforma bidimensionale. La Biblioteca nazionale svizzera ha invece osato tradurre questa piattaforma in uno e zeri e rendere il parquet accessibile in digitale. La retro-digitalizzazione funziona anche per le riviste che erano e volevano essere più che semplici riviste?
Guarda tu stesso e visita la versione digitale di Parkett su: e-periodica.ch
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